CREDITO IMPOSTA PER I RINCARI DELLE BOLLETTE ELETTRICHE E GAS

 

Tutti gli aiuti per contrastare il caro energie e carburanti per i dipendenti

 

L’articolo 6 del D.L. 21/2022 (“Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina”) pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 21 marzo, e in vigore da martedì 22 marzo ha esteso la platea delle famiglie che possono accedere ai bonus sociali per l’elettricità e il gas per gli acquisti nei primi due trimestri del 2022.

 

Per quanto riguarda l’energia elettrica la panoramica di bonus fruibili comprende attualmente:

Ø il nuovo credito d’imposta per imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle “imprese energivore”, ai sensi dell’art. 3 del D.L. 21/2022;

Ø il credito d’imposta per “imprese energivore” relativo al primo trimestre 2022, ai sensi dell’articolo 15 D.L. 4/2022 e relativo al secondo trimestre 2022, ai sensi dell’art. 4 del D.L. 17/2022.

Per quanto riguarda il gas naturale la panoramica di bonus fruibili comprende a oggi:

Ø  il nuovo credito d’imposta per imprese diverse dalle “imprese gasivore”, ai sensi dell’art. 4 del D.L. 21/2022;

Ø il credito d’imposta per “imprese gasivore” relativo al secondo trimestre 2022, ai sensi dell’art. 5 del D.L. 17/2022.

Definizione: per “energivore” o “gasivore” si intendono le aziende a forte consumo di energia, caratterizzate da un alto impatto dei costi energetici rispetto alle attività svolte. Tale classificazione risulta da un apposito elenco gestito dalla CSEA (Cassa Per i Servizi Energetici Ambientali).

 

Credito d’imposta per le imprese diverse dalle “energivore”

A favore delle imprese diverse dalle “imprese energivore”, dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, è riconosciuto dall’art. 3 del D.L. 21/2022 un credito d’imposta in misura pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022, in caso di incremento significativo del costo per kWh calcolato sulla media del primo trimestre 2022, al netto di imposte ed eventuali sussidi, superiore al 30% del corrispondente prezzo medio nel primo trimestre 2019.

 

Credito d’imposta per le imprese diverse dalle “gasivore”

A favore delle imprese diverse dalle “gasivore”, è riconosciuto un nuovo credito d’imposta in misura pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre 2022, per usi energetici diversi da quelli termoelettrici, in caso di incremento significativo del prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media riferita al primo trimestre 2022 dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al primo trimestre 2019.

 

Utilizzo del credito d’imposta

Il credito d’imposta, così come quelli già concessi alle imprese “energivore” e “gasivore” è utilizzabile esclusivamente in compensazione entro il 31/12/2022 e non si applicano i limiti previsti dalle regole sulle compensazioni. Il codice tributo del credito per “imprese energivore” previsto dall’art. 15 del D.L. 4/2022 per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022, è “6960” - anno di riferimento 2022, istituito con la recente risoluzione AdE 13/E/2022.

Inoltre non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini dell’Ires e dell’Irap. A determinate condizioni, poi, i nuovi bonus sono cumulabili con altre agevolazioni aventi a oggetto i medesimi costi, a condizione di non superare, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, il costo sostenuto.

I crediti d’imposta sono cedibili a terzi (compresi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari). Oltre alla prima cessione del credito d’imposta, è poi possibile effettuarne altre due se a farle sono banche e intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia. Per l’amministrazione finanziaria resta comunque aperta la strada di possibili contestazioni in caso di operazioni e cessioni sospette.

 

Bonus elettricità e gas per disagio sociale

Sempre il D.L. 21/2022 consentirà uno sconto sulle bollette a più di 5 milioni di famiglie, innalzando il limite ISEE di 8.265 euro a 12.000 euro per il periodo che va dal prossimo 1° aprile fino al 31 dicembre 2022, mentre finora a goderne erano circa 4 milioni di nuclei.

I bonus sociali elettrico e gas sono una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale dai nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico. Sono stati gradualmente introdotti nel corso degli anni dalla normativa nazionale. Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali sono riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto senza la necessità per questi ultimi di presentare domanda, come avveniva negli anni precedenti.

Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia (elettrico, gas) per anno di competenza della DSU (cosiddetto “vincolo di unicità”). Ad esempio per il 2022 un solo bonus per disagio economico elettrico, un solo bonus gas.

Il valore del bonus riconosciuto ai cittadini in condizione di disagio economico è costituito da uno sconto sulla spesa di energia elettrica e gas, applicabile sia ad un contratto di mercato libero che di regime tutelato. Lo sconto non è parametrato alla spesa effettiva, ma alla spesa media di un utente tipo al lordo (elettrico) o al netto (gas) delle imposte a sua volta commisurata alla numerosità familiare e nel caso del gas alla zona climatica di riferimento. Infine va rilevato che il bonus, con le caratteristiche sopra indicate, è una misura di carattere nazionale, viene cioè applicata a prescindere da eventuali misure, nazionali o locali di sostegno alla vulnerabilità economica, i diversi bonus sono inoltre cumulabili.

 

Buoni carburanti per i lavoratori dipendenti

Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale contro il caro energia non è incentrato solamente sul taglio delle accise dei carburanti, ma al suo interno sono contenute una serie di novità pensate per aiutare alcuni settori messi in difficoltà dall’aumento dei costi dell’energia. In ottica carburanti c’è una novità che riguarda i dipendenti delle aziende private: si tratta di buoni benzina fino a 200 euro esenti da tasse per il 2022, ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, che non concorre alla formazione del reddito ai sensi dell’art. 51, co. 3, del D.P.R. 917/1986 (Tuir).

Si tratta di una misura pensata per aiutare i pendolari che lavorano nelle aziende per aiutarli in un momento in cui i prezzi dei carburanti sono molto alti. A differenza di altri bonus non è un contributo concesso dal Governo per l’acquisto di carburante, ma rivolto alle imprese che già erogano buoni benzina ai propri dipendenti o che decidono di farlo.

Il sostegno può valere per tutti i dipendenti delle aziende private, indipendentemente dal loro ruolo e dal loro reddito, con esclusione dei collaboratori con Partita Iva o ai dipendenti pubblici.

Non servirà per il lavoratore presentare alcuna domanda, ma spetterà all’azienda decidere se e in che misura concedere il bonus.

 

 

23/03/2022

 

www.studioansaldi.it

 

Studio Ansaldi srl – corso Piave 4, Alba (CN)

La riproduzione con qualsiasi mezzo è vietata. Tutti i diritti sono riservati.