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ALBA, lì 22 febbraio 2024

 

 

CIRCOLARE N. 189

 

PRIMO PIANO

Il primo modulo di riforma di tassazione Irpef interviene su diverse materie tra cui la rivisitazione degli scaglioni e aliquote Irpef per il 2024, la revisione delle detrazioni per redditi di lavoro dipendente, l’adeguamento della disciplina delle addizionali regionale e comunale alla nuova Irpef, la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni e l’abrogazione dell’aiuto per la crescita economica (ACE).

Elemento cardine della riforma è la revisione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), da attuarsi con la riduzione delle aliquote e dei relativi scaglioni, salvaguardando il principio di progressività per la riduzione del carico fiscale sul lavoro e promuovere l’equità orizzontale. A tal fine, la riforma prevede anche un taglio delle detrazioni fiscali per i contribuenti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro. La “ratio” del taglio delle detrazioni è, infatti, rendere il sistema fiscale più equo, in modo che il carico fiscale sia distribuito in maniera proporzionale ai redditi percepiti.

Per incentivare le assunzioni stabili con contratto a tempo indeterminato, la riforma prevede anche una maxi-deduzione del costo del lavoro, pari al 20%, effettuate da titolari di reddito d’impresa, esercenti arti e professioni, che può arrivare al 30% del costo per i lavoratori svantaggiati (persone con disabilità; minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare; donne di qualsiasi età con almeno due figli minori; giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile; ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione).

Per le lavoratrici madri assunte a tempo indeterminato è previsto l’esonero contributivo a decorrere da gennaio 2024, laddove in tale data vi sia già la nascita del secondo o di ulteriore figlio, mentre se si concretizza in corso d’anno, spetterà dal mese dell’evento.

Le scadenze di febbraio riguardano gli adempimenti Iva, la gestione dei crediti fiscali, l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, la conservazione sostitutiva, ma anche il conguaglio Imu per i comuni che hanno deliberato con ritardo le aliquote e la nuova piattaforma telematica, accessibile solo con Spid o Cie, per le forniture alla Pubblica Amministrazione.

 

SCADENZARIO

ADEMPIMENTI DEL 28 E 29 FEBBRAIO

Restano confermate a mercoledì 28 febbraio le seguenti scadenze:

Ø  Conguaglio fiscale da parte dei sostituti d’imposta per le retribuzioni corrisposte entro il 12/01;

Ø  Richiesta del bonus acqua potabile per le spese sostenute nel 2023;

Sono differite a giovedì 29 febbraio:

Ø  Comunicazione della liquidazione Iva periodica del 4° trimestre 2023;

Ø  Presentazione della dichiarazione e versamento Iva per chi ha aderito al regime Ioss;

Ø  Versamento imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel 4° trimestre 2023;

Ø  Sottoscrizione del libro inventari e stampa dei registri contabili riferiti al 2022;

Ø  Conguaglio per l’IMU 2023 dovuta ai comuni che hanno deliberato in ritardo le aliquote;

Ø  Registrazione cumulativa dei contratti d’affitto di fondi rustici, stipulati nel 2023.

: Per visualizzare tutti gli adempimenti

 

VERSAMENTO SALDO IVA 2023

Entro il prossimo 18 marzo, in presenza di un debito, è dovuto il saldo Iva del 2023, sulla base della Dichiarazione Iva annuale, se di importo superiore a 10,33 euro. Una novità è il pagamento in modalità rateale, che può avvenire a 10 rate (fino al 16/12), in luogo delle precedenti 9 rate; in alternativa, è ammessa la possibilità di versare il dovuto entro il termine previsto per il versamento delle imposte dirette, ossia entro il 01.07 o successivamente, con la maggiorazione dello 0,4% entro il 31.07.

L’omesso o tardivo versamento del saldo Iva può essere regolarizzato tramite il ravvedimento di cui all’art. 13, D.Lgs. n. 472/97 beneficiando della riduzione delle sanzioni, oltre agli interessi legali su base annua del 2,5% dal 01/01/2024.

Sempre il prossimo 18 marzo le società di capitali, le società consortili, le aziende speciali degli enti locali e i consorzi costituiti fra gli stessi, nonché gli enti commerciali, devono effettuare il versamento della tassa di concessione governativa relativa alla vidimazione dei libri sociali per il 2024.

: Per gli utenti registrati al nostro sito internet

 

VERSAMENTI TELEMATICI IN SCADENZA IL 18 MARZO

Lunedì 18 marzo scade il termine per effettuare i versamenti unitari relativi a:

Ø  Iva a debito del mese precedente (febbraio), per i contribuenti con liquidazione mensile;

Ø  Iva a debito da dichiarazione annuale 2023 e versamento della tassa di concessione governativa relativa al 2024 da € 309,87 a € 516,46 per la numerazione e la bollatura dei libri e registri, da parte di società di capitali (Spa e Srl), escluse le cooperative, di mutua assicurazione ed i consorzi;

Ø  Ritenute alla fonte operate nel mese precedente;

Ø  Ritenute sulle provvigioni pagate nel mese di febbraio, nella misura del 23% sul 50% sull’imponibile ovvero sul 20% delle medesime se il prestatore si avvale in via continuativa dell’opera di dipendenti o di terzi;

Ø  Contributi previdenziali e assistenziali relativi al mese precedente dovuti dai datori di lavoro.

: Per visualizzare tutto lo scadenzario

 

NOTIZIARIO

TARDIVA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Entro il 28 febbraio è possibile rimediare ad errori, inadempienze o regolarizzare la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno 2022, il cui termine è scaduto il 30 novembre scorso, mediante la presentazione del modello Redditi e Irap 2023.

E’ possibile ravvedere la dichiarazione omessa entro 90 giorni dal termine ordinario di presentazione, pagando la sanzione ridotta a 1/10 del minimo, ovvero di € 25,00 se non emergono imposte, con il codice tributo 8911.

E’ anche possibile integrare le dichiarazioni relative a periodi d’imposta precedenti. Ad esempio, qualora il contribuente dovesse recuperare la documentazione relativa ad un onere deducibile o detraibile pagato nel 2020, potrà presentare il modello Redditi PF 2021 integrativo e indicare in esso il credito da riportare nella successiva dichiarazione. Analoga integrazione è possibile anche nel caso in cui vi sia la necessità di presentare una dichiarazione che riporta un maggior reddito o una maggiore imposta; in tal caso sarà possibile azionare la disciplina del ravvedimento operoso, riducendo le sanzioni dovute, per sanare insufficienti versamenti effettuati in relazione a tale annualità.

Presupposto per poter presentare la dichiarazione integrativa è che sia stata validamente presentata la dichiarazione originaria, anche tardivamente, ma entro 90 giorni dalla scadenza.

: Per saperne di più

 

UTILIZZO DEI CREDITI IN COMPENSAZIONE NEL 2024

A partire dal 1° gennaio 2024 è possibile utilizzare in compensazione il credito Iva maturato nel 2023, ma anche altri crediti per imposte e contributi, in modalità “orizzontale”, con sempre maggiori limitazioni riguardano da sempre i crediti Iva, ma nel tempo sono state introdotte limitazioni anche con riferimento agli altri tributi, non dimenticando poi il blocco alla compensazione che interessa i soggetti che presentano debiti erariali iscritti a ruolo maggiori di 1.500 euro.

La legge di Bilancio 2024 (L. 213 del 30/12/2023) ha previsto delle restrizioni all’uso delle compensazioni col modello F24: 1) alle compensazione dei crediti Inps da parte di lavoratori autonomi iscritti nelle gestioni artigiani, commercianti e separata, che potrà avvenire dal decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi da cui il credito emerge, mentre per i datori di lavoro non agricoli, solo dal quindicesimo giorno successivo a quello di scadenza del termine mensile per la trasmissione in via telematica dei dati retributivi (Uniemens, che scade a fine del mese successivo di quello delle relative retribuzioni) o dal quindicesimo giorno successivo alla sua presentazione, se tardiva o dalla data di notifica delle note di rettifica passive. Per i crediti Inail la compensazione può essere effettuata a condizione che il credito certo, liquido ed esigibile sia registrato negli archivi dell’Istituto; 2) dal 1° luglio 2024 anche per compensare crediti dei contributi previdenziali (Inps) e premi Inail occorrerà utilizzare i sistemi telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline); 3) per i contribuenti con debiti iscritti a ruolo scaduti e non pagati di ammontare complessivamente superiore a 100.000 euro, dal 1° luglio 2024 scatta il divieto assoluto di compensazione dei crediti fiscali col modello F24.

L’utilizzo in compensazione del credito Iva fino a 5.000 euro può avvenire liberamente, a partire dal 1° gennaio, mediante la presentazione dei modelli F24 coi canali telematici Entratel o Fisconline; per importi superiori a 5.000 euro occorre attendere la presentazione della Dichiarazione annuale completa del visto di conformità e la compensazione potrà avvenire del decimo giorno successivo.

Beneficiano del regime premiale, e quindi sono esonerati dal visto di conformità chi ha ottenuto un punteggio di affidabilità fiscale (ISA) di almeno pari a 8 o 8,5 se calcolato con la media semplice dei punteggi relativi ai periodi d’imposta 2021 e 2022.

In alternativa all’utilizzo del credito in compensazione, è possibile chiedere il rimborso dell’eccedenza, al verificarsi di determinate condizioni, e comunque in caso di cessazione dell’attività. In via generale, la procedura di rimborso è consigliata esclusivamente a coloro che si trovano strutturalmente a credito Iva e tale credito sia superiore ai versamenti che presumibilmente dovranno effettuare nel corso dell’anno 2024, non riuscendo a sfruttare tutto il credito tramite la compensazione.

: Per maggiori informazioni

 

IMPOSTA DI BOLLO SULLE FATTURE ELETTRONICHE DEL 4° TRIMESTRE

Scade il prossimo 29.2.2024, il termine per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel quarto trimestre 2023.

Infatti, come regola generale, l’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche emesse nel primo, terzo e quarto trimestre dell’anno solare, deve essere versata entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo, ovvero, entro la fine di maggio dell’anno in corso (primo trimestre), entro la fine di novembre dell’anno in corso (terzo trimestre) ed entro la fine di febbraio dell’anno successivo (quarto trimestre).

Con riferimento alle fatture elettroniche emesse nel 4° trimestre (ottobre-dicembre) non è prevista alcuna semplificazione e pertanto, l’imposta di bollo relative alle fatture emesse nel quarto trimestre 2023 va versata entro il prossimo 29.2.2024.

: In dettaglio le nuove scadenze

 

TABELLE ACI PER IL 2024

A partire dal 1° gennaio 2024 sono applicabili le nuove tabelle nazionali dei costi chilometrici di autovetture e ciclomotori, elaborate dall’ACI e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 298 del 22 dicembre 2023. Le tabelle vengono utilizzate:

- per individuare il fringe benefit al lavoratore nell’ipotesi di uso promiscuo dell’auto aziendale;

- per individuare la quota di rimborso dei costi sostenuti col proprio veicolo, utilizzato per motivi di lavoro.

La legge considera forfetariamente attribuibili all’uso privato dell’auto, un numero prestabilito di Km annui, indipendentemente dalla percorrenza effettiva, da includere in busta paga, pari ad un fringe benefit, cioè alla retribuzione in natura che deriva dalla concessione in uso ai dipendenti dei veicoli aziendali che vengono destinati ad uso promiscuo per esigenze di lavoro e per esigenze private. Ricordiamo che, per le concessioni in uso effettuate a partire dal 1° luglio 2020, il calcolo del benefit ha subito una modifica, andando a graduare detta valorizzazione in funzione delle emissioni di anidride carbonica per chilometro (g/Km di CO2).

I Clienti dello Studio hanno già ricevuto i conteggi personalizzati per i fringe benefit ai dipendenti sulle auto concesse in uso promiscuo, per il 2024, mentre riceveranno prossimamente i nuovi conteggi personalizzati per il rimborso chilometrico dei costi sostenuti dalle auto personali, per il 2024.

: Si rimanda al nostro sito internet

 

CONGUAGLIO IMU 2023

Con la legge di Bilancio 2024, solo per il 2023 in deroga alla normativa vigente, le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote IMU e delle tariffe sono tempestive se sono state inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023 e pubblicate sul sito del Dipartimento delle finanze entro il 15 gennaio, in luogo del termine del 14 ottobre per approvare le aliquote e del 28 ottobre per pubblicarle sul sito del MEF.

Appurati questi nuovi termini di proroga, se il saldo IMU 2023 pagato entro l’ordinaria scadenza del 18 dicembre scorso è minore rispetto all’imposta dovuta definitivamente per effetto della proroga, i contribuenti dovranno versare il conguaglio IMU 2023 entro il 29 febbraio 2024. Se, invece, il contribuente ha versato un importo superiore dovrà chiedere il rimborso secondo l’ordinaria procedura.

Il rimborso della quota si può chiedere entro 5 anni dalla data del versamento o dal giorno in cui è stato accertato il diritto alla restituzione.

Sono 211 i comuni italiani che hanno deliberato tardivamente le aliquote IMU in vigore per il 2023, con in testa il Piemonte con 37 comuni. Per i Clienti dello Studio sono già stati eseguiti i conteggi per il conguaglio.

 

FORNITURE ALLA P.A. SOLO CON SPID o CIE

Dal 1° gennaio 2024 per accedere al portale degli acquisti in rete per fornire la Pubblica Amministrazione, sarà necessario autenticarsi con lo SPID e la CIE (carta d’identità elettronica), per adeguarsi alle regole tecniche emanate da AgID, per garantire il livello minimo di sicurezza delle piattaforme di approvvigionamento digitale e non sarà più possibile utilizzare le abituali utenze e password e l’accesso al Portale Acquisti in Rete.

La digitalizzazione degli appalti pubblici rappresenta una tappa fondamentale del percorso di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, che consente di snellire e accelerare le procedure di acquisto delle P.A., allargare la partecipazione dei soggetti che operano nel mercato e rendere il ciclo di vita degli appalti ancora più trasparente.

L’utente già registrato o abilitato non dovrà fare altro che effettuare il login con i nuovi sistemi. I nuovi utenti accederanno al Portale con le nuove modalità, ma dovranno integrare le informazioni fornite dal sistema di autenticazione con le altre informazioni di contatto necessarie all’utilizzo di Acquisti in rete.

Per alcuni dei servizi esposti attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), con cui interagisce Acquisti in Rete, potrebbe invece essere richiesto un livello di autenticazione di tipo LoA4, corrispondente al Livello 3 di SPID e CIE, che garantisce una maggiore sicurezza nell’accesso e nella gestione dei dati.

 

LAVORO

ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE LAVORATRICI MADRI

Con la circolare 31.01.2024, n. 27 l’Inps ha fornito le istruzioni per l’applicazione dell’esonero a favore delle lavoratrici madri previsto dalla Legge di Bilancio 2024.

Possono accedere all’esonero tutte le lavoratrici madri assunte a tempo indeterminato da datori di lavoro sia pubblici che privati, anche non imprenditori, compresi quelli appartenenti al settore agricolo, con la sola esclusione dei rapporti di lavoro domestico.

Le suddette lavoratrici devono, più precisamente, essere:

- titolari di un rapporto a tempo indeterminato (anche part-time) o di apprendistato;

- madri di 3 o più figli, di cui il più piccolo non abbia ancora compiuto 18 anni (17 anni e 364 giorni);

- per il solo 2024 madri di 2 figli, di cui il più piccolo non abbia ancora compiuto 10 anni (9 anni e 364 giorni).

Da notare, inoltre, come la riduzione contributiva sia applicabile anche in favore delle lavoratrici che, nell’ambito del proprio nucleo familiare, abbiano bambini in adozione o in affidamento.

L’esonero spetta a decorrere da gennaio 2024, laddove la madre in tale data sia già in possesso dei requisiti legittimanti; per le ipotesi in cui il presupposto legittimante (nascita del secondo o di ulteriore figlio) si concretizzi in corso d’anno, invece, spetterà dal mese di realizzazione dell’evento.

L’esonero è pari al 100% della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice, nel limite massimo di 3.000 euro annui, da riparametrare e applicare su base mensile: la soglia massima mensile è, quindi, pari a 250 euro (3.000/12) e, per i rapporti di lavoro instaurati o risolti nel corso del mese, detta soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 8,06 euro (250/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero stesso.

Le soglie massime non variano nelle ipotesi di rapporti di lavoro part-time e, anzi, resta ferma la possibilità per la lavoratrice titolare di più rapporti di lavoro di avvalersi dell’esonero in trattazione per ciascun rapporto.

Cliccando sul collegamento è disponibile la bozza di richiesta per comunicare al datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, fornendo il numero dei figli e i codici fiscali.

: Le novità del provvedimento

 

ASSUNZIONI 2024 CON SUPERDEDUZIONE AL 120% o 130%

Dal 2024 è entrata in vigore una norma, ribattezzata superbonus assunzioni 2024 o “bonus più assumi e meno paghi” che è il nuovo incentivo fiscale volto a promuovere l’occupazione. Prevede una deduzione fiscale del 120% dei costi sostenuti per l’assunzione di nuovi lavoratori a tempo indeterminato (ma può arrivare anche al 130% in alcuni casi) e si applica a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione o settore di attività, e richiede che le assunzioni avvengano a partire dal 1° gennaio 2024.

Nello specifico, il costo del lavoro, ai fini della deduzione, sarà maggiorato:

- del 20% del costo riferito all’incremento occupazionale per tutti i nuovi assunti;

- del 30% del costo riferito alle assunzioni di lavoratori svantaggiati (si intendono: lavoratori “molto svantaggiati” ai sensi della normativa europea; persone con disabilità; minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare; donne di qualsiasi età con almeno due figli minori; giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile; ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione).

Il beneficio sarà applicabile alle spese per retribuzioni, contributi, bonus, TFR a favore del lavoratore solo per contratti a tempo indeterminato (non per contratti a termine né per conversione di tempo determinato in tempo indeterminato) e solo per le assunzioni avvenute nel 2024.

Il risparmio fiscale è quello risultante dal calcolo del 20% del minor valore tra il costo delle nuove assunzioni 2024 e la differenza tra costo in bilancio nel 2024 e nel 2023. Esempio: assunzione da parte di una Srl soggetta a IRES al 24% di due dipendenti con costo pari a 80 mila euro con maggior costo a bilancio rispetto al 2023 di 50mila euro. Su questo importo si calcola il 20% ovvero 10 mila euro di maggiore deduzione.

: Per maggiori dettagli consultare il nostro sito internet

 

CERTIFICAZIONE UNICA 2024

Il provvedimento delle Entrate prot. n. 8253/2024 del 15/01/2024 ha approvato il modello di Certificazione Unica - "CU 2024", relativo all’anno 2023, unitamente alle istruzioni di compilazione, nonché del frontespizio per la trasmissione telematica e del quadro CT.

Fermo restando il termine del 29 febbraio per l’effettuazione delle operazioni di conguaglio, i termini di consegna della CU sintetica ai percipienti e di trasmissione della CU ordinaria all’Agenzia delle Entrate sono ricondotti ad un’unica data il 18 marzo p.v. Rimane confermato il termine di consegna della CU entro dodici giorni dalla richiesta del percipiente in caso di interruzione del rapporto di lavoro.

Il modello della CU 2024, nella versione sintetica, è utile al dipendente per poter presentare la dichiarazione dei redditi e nella versione ordinaria per fornire all’Amministrazione Finanziaria i dati e le informazioni utili a ricostruire la tassazione applicata dal sostituto d’imposta ed a quadrare le ritenute ed imposte operate con i versamenti che saranno poi esposti nel modello 770, nonché gli imponibili previdenziali ed i contributi trattenuti ai fini della pensione.

Per le Certificazioni che non comprendono dati da inserire nella dichiarazione precompilata, ovvero per le certificazioni contenenti solo redditi esenti, la scadenza è ammessa fino al 31.10.2024, ossia la medesima scadenza del modello 770.

La Certificazione Unica conterrà anche i dati relativi alle somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi, le somme corrisposte a titolo di indennità di esproprio, altre indennità e interessi nonché i dati relativi alle locazioni brevi.

Anche i titolari di posizione assicurativa Inail comunicano, mediante la presentazione della Certificazione Unica, i dati relativi al personale assicurato, compilando l’apposito riquadro previsto per l’Istituto. In particolare, devono presentare la Certificazione Unica tutti i soggetti tenuti ad assicurare contro gli infortuni e le malattie professionali i lavoratori per i quali ricorre la tutela obbligatoria ai sensi del D.P.R. 1124/1965.

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PROROGA DELLO SMART WORKING FINO AL 31 MARZO 2024

Il D.L. Anticipi (D.L. 145/2023) ha prorogato dal 31.12.2023 al 31.03.2024 il diritto, per i lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio dal virus SARS-CoV-2 (di cui all’art. 83 L. 77/2020) e per i genitori lavoratori che hanno almeno un figlio minore di 14 anni, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore, di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, anche in assenza degli accordi individuali e a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione. Ciò vale per il settore privato.

Dal 1.02.2023 tutte le comunicazioni devono essere inviate soltanto mediante la procedura ordinaria con l’applicativo disponibile su sito: servizi.lavoro.gov.it, denominato “Lavoro Agile”. La comunicazione deve essere inviata entro 5 giorni dall’inizio della prestazione in modalità agile.

Non è richiesto l’accordo individuale, fatti salvi gli obblighi informativi sulla sicurezza.

 

ESONERO CONTRIBUTIVO PREVIDENZIALE PER IL 2024

La legge di Bilancio 2024 riconosce in via eccezionale, per i periodi di paga dal 1.01.2024 al 31.12.2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, al netto del rateo di tredicesima.

Sono inclusi nell’ambito di applicazione della misura agevolata anche i rapporti di apprendistato, sempre nel rispetto della soglia limite di retribuzione mensile nonché nei limiti dei soli contributi IVS a carico del lavoratore.

L’esonero è incrementato, senza effetti sul rateo di tredicesima, di un ulteriore punto percentuale, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di € 1.923,00 al netto del rateo di tredicesima.

La circolare Inps del 16.01.2024, n. 11 fornisce indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla misura di esonero contributivo.

 

INCENTIVI BANDO ISI 2023

Il Bando ISI ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e anche agli enti del Terzo settore limitatamente all’intervento per la riduzione del rischio da movimentazione manuale delle persone.

Le date di apertura e chiusura della procedura informatica per la presentazione della domanda, sono pubblicate nella sezione dedicata al bando ISI 2023, entro il 21 febbraio 2024.

 

APPROFONDIMENTI

www.studioansaldi.it

 

Per ragioni di spazio la presente circolare riporta solamente alcune delle informazioni e delle novità di maggiore interesse.

Per un più completo approfondimento degli argomenti trattati, è possibile consultare e scaricare dal nostro sito internet tutta la documentazione utile, all’indirizzo www.studioansaldi.it.

 

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Chi non fosse raggiunto dal servizio, ed interessato alla ricezione è pregato di contattare lo Studio, o scrivere al seguente indirizzo: comunicazioni@ansaldisrl.it

 

ANTICIPAZIONI

NOVITA’ PER LA PROSSIMA DICHIARAZIONE 730 E REDDITI

Con la pubblicazione della bozza del modello 730/2024 sul portale dell’Agenzia Entrate si apre la nuova stagione della dichiarazione dei redditi, che sarà resa disponibile a partire dal 30 aprile 2024 per visualizzare la propria dichiarazione precompilata dell’anno 2023. Come di consueto, la dichiarazione precompilata riguarda sia il Modello 730 che il Modello Redditi PF, ma solo per alcune categorie di contribuenti.

Le principali novità contenute nel modello 730/2024 riguardano:

il lavoro sportivo dilettantistico e professionistico: ridefinito l’ambito fiscale del lavoro sportivo che può generare, tra l’altro, reddito di lavoro dipendente, ovvero reddito ad esso assimilato, nella forma di collaborazione coordinata e continuativa;

la tassazione agevolata delle mance: per i lavoratori dipendenti delle strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande del settore privato, le somme percepite dai clienti a titolo di liberalità (mance) sono soggette a un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali con l’aliquota del 5 per cento, entro il limite del 25% del reddito percepito nell’anno per le relative prestazioni di lavoro;

la rideterminazione della detrazione applicabile al comparto sicurezza: per l’anno d’imposta 2023 la detrazione spettante al personale impiegato nel comparto sicurezza e difesa è aumentata a 571,00 euro;

familiari a carico: non è più prevista per il quadro “familiari a carico” la possibilità di inserire i mesi di carico per i figli minori di 21 anni, in quanto, come oramai noto, la detrazione è stata sostituita dall’Assegno Unico Universale.

Non mancano poi alcune novità legate ai bonus edili, come il superbonus per le spese sostenute nel 2022, che in sede di compilazione del modello 730/2024 (se non indicate nel precedente dichiarativo) potranno essere evidenziate con scelta della detrazione in 10 anni a partire dall’anno di imposta 2023. Ulteriore novità riguarda il bonus mobili, per il quale, per il 2023, il limite di spesa massimo su cui calcolare la detrazione è pari a euro 8.000,00.

Infine, per l’anno di imposta 2023 è ripristinata la detrazione del 50 per cento dell’Iva pagata per l’acquisto di abitazioni principali in classe energetica A o B, mentre non è stata prorogata la detrazione per i canoni di leasing di immobile da adibire ad abitazione principale.

: Le principali novità dal nostro sito internet

 

CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

Con la pubblicazione del decreto delegato sull’accertamento, arriverà ai nastri di partenza il nuovo concordato preventivo biennale, che per il 2024 è annuale per i forfettari, e che necessita comunque di provvedimenti attuativi.

Si tratta di un’operazione con molti chiaroscuri ed è bene fare subito chiarezza su alcuni aspetti. Il primo: l’adesione al concordato non inibisce – come accadeva con il concordato previsto dalle sanatorie del 2002 – le possibilità di accesso, ispezioni e verifiche da parte del Fisco. Inoltre, non va presa alla lettera la previsione secondo cui chi non aderisce (o decade dall’adesione) sarà inserito nelle liste dei soggetti da sottoporre a controlli.

I dati richiesti al contribuente, da aggiungere a quelli già in possesso del Fisco, costituiscono una parte dei dati utili ai fini della proposta concordataria, essi andranno comunicati attraverso una piattaforma informatica apposita, avviando così la procedura dell’accordo. Per ciò che recita l’attuale norma la piattaforma, per il primo anno di applicazione delle novità concordatarie, verrà messa a disposizione entro il 15 giugno 2024, mentre il 15 ottobre 2024 è la data ultima per accettare la proposta formulata da parte dell’Agenzia delle Entrate, data che coincide con quella relativo alla presentazione dei modelli redditi 2024 anno d’imposta 2023.

: Per un maggior approfondimento

 

BONUS PSICOLOGO DOMANDE DAL 18 MARZO

Il bonus psicologo, il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, è stato reso strutturale innalzando l’importo massimo a 1.500 euro per persona e regolando l’erogazione in base all’ISEE del richiedente. Con la circolare Inps del 15 febbraio 2024, n. 34 l’Istituto ha fornito le indicazioni operative per individuare i destinatari del contributo e le modalità di presentazione delle relative domande e di erogazione.

Possono accedere alla prestazione le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.

A decorrere dal 2023, il beneficio è riconosciuto una sola volta per ciascuna annualità ai soggetti in possesso di residenza in Italia e valore ISEE in corso di validità non superiore a 50.000 euro.

La domanda per il 2023 potrà essere presentata dal 18 marzo al 31 maggio 2024, tramite servizio online o Contact center.

Per le domande relative al 2024 e agli anni successivi, la finestra temporale per la presentazione delle domande sarà comunicata annualmente con apposito messaggio.

L’Inps provvede all’attività di ricezione e di gestione delle domande del beneficio, alla redazione delle graduatorie, distinte per Regione e Provincia autonoma di residenza dei beneficiari, e ai successivi adempimenti.

 

MODELLO UNICO AMBIENTALE MUD

Scade il 30 aprile 2024 il termine di presentazione della dichiarazione ambientale MUD per i rifiuti prodotti e gestiti nel corso del 2023.

Le attività obbligate a presentare il MUD sono: le imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi (ai sensi del Decreto legislativo 152/2006, allegato D alla parte 4^), le imprese ed enti produttori che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi (ai sensi del Decreto legislativo 152/2006, allegato D alla parte 4^) derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento dei rifiuti; fanghi prodotti dalla potabilizzazione, da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi e chiunque effettui a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione e le imprese ed enti che effettuino operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti.

Sono invece esenti: le attività quali, estetisti, parrucchieri, tatuatori che producono rifiuti a rischio infettivo e le imprese agricole e chi trasporta i propri rifiuti non pericolosi (ai sensi del Decreto legislativo 152/2006, allegato D alla parte 4^).

La presentazione del M.U.D. può avvenire esclusivamente per via telematica: non è più possibile la spedizione postale o la consegna diretta del supporto magnetico.

Lo Studio fornisce il supporto in merito all’adempimento.

 

ADEMPIMENTI PRATICI

ARCHIVIAZIONE SOSTITUTIVA DEI DOCUMENTI ELETTRONICI

L’archiviazione sostitutiva, detta anche conservazione digitale è quell’iter informatico che consente di proteggere, custodire e assicurare il valore legale dei documenti informatizzati all’interno del sistema di gestione documentale aziendale.

Per chi detiene i registri contabili in forma digitale, ma anche per la conservazione delle stesse fatture elettroniche, sia emesse, che ricevute, per il periodo d’imposta 2022, il processo di conservazione elettronica deve essere terminato entro il 28 febbraio 2024, ovvero entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale dei redditi, scaduta il 30 novembre scorso.

Il processo di conservazione elettronica è fornito da operatori privati certificati, ma anche dall’Agenzia delle Entrate, che mette gratuitamente a disposizione un servizio di conservazione elettronica per tutte le fatture emesse e ricevute elettronicamente attraverso il Sistema di Interscambio. Tale servizio è accessibile dall’utente dalla sua area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”.

Per tutti i Clienti assistiti, lo Studio ha attivato il servizio gratuito dell’Agenzia Entrate sin dal mese di dicembre 2018 e pertanto l’archiviazione delle fatture elettroniche è garantito. Per coloro volessero attivare un secondo sistema di archiviazione sostitutiva, lo possono fare con i proprio fornitori di software, oppure richiedendo il servizio allo Studio.

 

Lo Studio rimane a disposizione della clientela per ogni ulteriore chiarimento; con l’occasione si porgono i più cordiali saluti.

 

                                                                                               Studio Ansaldi srl

 

STUDIO ANSALDI SRL - Corso Piave, 4 - 12051 ALBA (CN) - Tel. 0173.296611

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