CONTROLLI FISCALI PER IL 2019-2020
Strategia dell'Agenzia delle Entrate nella circolare n. 19/E
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 19/E dello scorso 8 agosto, ha reso noto agli Uffici periferici gli indirizzi operativi e le linee guida sulla prevenzione e contrasto all’evasione fiscale per il periodo 2019-2020.
I controlli dovrebbero sempre essere finalizzati ad accertare la reale capacità contributiva del contribuente; sappiamo, invece, che esistono specifici budget da raggiungere e, per conseguenza, non sempre tale vincolo è rispettato. Le indicazioni fornite indicano i comportamenti da evitare e suggeriscono la probabilità di cadere nel mirino dell’Amministrazione e, quindi, di poter subire un controllo.
Strategia dei controlli
Verrà potenziato l’utilizzo delle informazioni presenti nelle varie banche dati ed i dati presenti devono essere elaborati per individuare il grado di rischio del soggetto e i controlli dovranno concentrarsi su coloro che manifestano un livello più elevato rispetto ad altri. I controlli dovranno dirigersi verso azioni di natura più immediata e preventiva rispetto ai soliti controlli postumi che hanno da sempre caratterizzato l’azione degli Uffici.
Utilizzo del contante e indagini finanziarie
Va segnalato l’avvio di procedure che riguardano l’utilizzo dei dati provenienti dall’anagrafe dei conti e delle movimentazioni bancarie, mediante indagini finanziarie, in relazione a specifiche tipologie soggettive a più elevato rischio evasione. Gli
In relazione alle società, che hanno conti movimentati e non hanno presentato la dichiarazione dei redditi, è giù stata compilata una lista di 156 soggetti nello scorso mese di giugno, determinando un’apposita azione da parte della Guardia di Finanza.
Le prospettive future, che interesseranno anche le persone fisiche, saranno finalizzate a determinare anomalie tra i redditi dichiarati e gli incrementi dei saldi dei conti e dei depositi, presumibilmente a decorrere dal periodo 2016.
Si aggiunga, infine, che un ulteriore campanello di allarme può derivare dall’utilizzo di contanti, per effetto degli obblighi di trasparenza posti a capo di intermediari finanziari. Le banche, infatti, dovranno comunicare tutte le operazioni in contante pari o superiori a 10.000 euro effettuate nel corso del mese solare, unitamente al censimento di tutti i rapporti, compresi quelli occasionali, anche se frazionati in quote pari o superiori a 1.000 euro. Le comunicazioni riguarderanno tutte le operazioni di trasferimenti, movimentazioni di contante riferibili effettuate dal medesimo soggetto sia come cliente che come esecutore.
Contribuenti interessati
Le strategie di controllo sono differenziate per grandi gruppi di soggetti, così identificabili:
1) contribuenti di minori dimensioni, con volume d’affari/ricavi non superiore a 5.164.568,99 euro;
2) contribuenti di medie dimensioni, con volume d’affari/ricavi tra 5.164.569 e 99.999.999 euro;
3) contribuenti di rilevanti dimensioni, con volume d’affari/ricavi superiore a 100.000.000 di euro.
Per ciascuno di essi la circolare identifica delle specificità e delle procedure, talvolta accompagnate da specifici applicativi informatici.
Vi sono poi alcuni controlli di natura trasversale, che interessano tutti i contribuenti a prescindere dalla loro dimensione.
Soggetti di minori dimensioni
Per tali soggetti si punta molto alla strategia di compliance, che si è estrinsecata mediante l’invio di comunicazioni preventive a coloro che manifestano alcuni aspetti dubbi nella loro posizione; che non provvede e porre rimedio, ovvero che non modifica il proprio comportamento, sarà oggetto di controllo. Pertanto, lo Studio provvederà a consigliare la migliore strategia in relazione all’eventuale ricevimento di tali comunicazioni.
Oltre a seguire l’andamento delle risposte alle lettere di compliance, l’Agenzia ripone molta fiducia a nuovi strumenti dai quali ritiene di potere ricavare degli input per una tipologia di controlli di natura immediata.
In relazione al regime forfettario, i controlli saranno canalizzati verso i contribuenti che adottano il regime (tanto quelli che hanno iniziato dal 2019, che quelli che già lo applicavano nel passato), al fine di verificare la presenza dei requisiti di accesso e mantenimento.
Soggetti di medie dimensioni
Per i soggetti di medie dimensioni i controlli automatizzati o standardizzati cominciano ad essere inadatti, evocando la necessità di attività di controllo puntuali e “su misura”. La circolare non lo dice ma, ad esempio, esistono specifiche liste di soggetti che includono coloro che non hanno mai ricevuto una verifica negli ultimi 5 anni; basterà l’esistenza di ulteriori elementi per rendere quasi certa una visita.
Soggetti di rilevanti dimensioni
Le strategie di controllo si fondano prevalentemente sul grado di trasparenza del soggetto, con attenzione spostata sull’analisi del gruppo societario cui eventualmente appartiene; nella valutazione si tiene conto dell’effettuazione della richiesta di tutoraggio, della circostanza che siano stati presentati interpelli, etc.. Per ciascun soggetto viene compilata una scheda di rischio che viene periodicamente aggiornata. In tale ambito, la frequenza dei controlli sui singoli appare molto elevata.
12/09/2019