LA FATTURA ELETTRONICA E IL CONTRASTO AL LAVORO NERO

 

I controlli della Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate sul contante

 

La Guardia di Finanza e lAgenzia delle Entrate stanno utilizzando i dati della fattura elettronica per contrastare le imprese che impiegano lavoro irregolare e fatturano prestazioni di somministrazione di manodopera ad attività in settore ad alta intensità di manodopera.

 

Nellultima riunione del tavolo sull’e-fattura, a cui hanno partecipato rappresentanti dellAmministrazione Finanziaria, delle istituzioni e parlamentari, è emerso come il denaro contante diventi sorvegliato speciale non solo ai fini della normativa sull’antiriciclaggio, ma anche per quel che riguarda i controlli anti-evasione da parte di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.

 

Analisi dei dati forniti dal SDI

L’analisi delle informazioni pervenute dal Sistema di Interscambio consente di approfondire quelle situazioni con presenza di elementi di rischio, individuare anche casi di somministrazione illecita.

È il caso dell’elevato numero di dipendenti, di ingenti debiti tributari non versati o portati in compensazione. La cartiera, in questo particolare schema frodatorio, fattura prestazioni di somministrazione di manodopera - o direttamente al committente o tramite consorzi - ad attività in settore ad alta intensità di manodopera.

Ad esempio, tramite la fatturazione elettronica, è possibile risalire all’impresa committente che utilizza le fatture inesistenti sulla manodopera e massimizza il vantaggio fiscale e contributivo illecito, portando in detrazione l’Iva, non versando gli oneri contributivi e deducendo i costi per i servizi dalla base imponibile Irap. In questo schema compaiono e scompaiono prestazioni di lavoro che finiscono nell’area del nero, senza tutele né in termini di sicurezza né in termini di coperture contributive.

 

Altri controlli con i dati trasmessi telematicamente

L’incrocio delle informazioni arrivate al Sistema di Interscambio con quelle delle liquidazioni periodiche Iva, delle dichiarazioni annuali e dei modelli F24 consente di distinguere i contribuenti in attività da quelli con partita Iva inattiva.

Un altro strumento importante per i rilevamenti è l’invio dei dati per l’esterometro che sarà d’aiuto all’individuazione di esportatori abituali fittizi che sfruttano senza averne diritto le agevolazioni Iva.

Un’altra ondata di informazioni è in arrivo con la trasmissione telematica di scontrini e ricevute che, oltre a permettere una visione completa dell’attività economica dei contribuenti, fornirà dettagli anche sulle transazioni con i consumatori finali.

L’utilizzo dell’analisi di rischio, indicata da diversi fattori, quali anomalo volume d’affari, rilevante entità debiti, inconsistenza patrimoniale, metterà in un contenitore i soggetti a rischio per essere monitorati costantemente per poi far partire controlli mirati su presunti frodi in atto.

 

Limitazioni all'utilizzo del contante

L’uso dei contanti nel mirino di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate: dal 1° settembre 2019 partono i nuovi controlli previsti dalla normativa antiriciclaggio e dal piano di lotta all’evasione fiscale. I limiti relativi all’uso del contante sopra i quali possono scattare le verifiche del Fisco sono fissati a 10.000 euro mensili, ma oggetto di attenzione saranno anche i versamenti o i prelievi di somme singolarmente pari a 1.000 euro.

Banche, Poste ed istituti di credito dovranno trasmettere le comunicazioni nel caso di superamento dei limiti di 10.000 euro mensili relativi a prelievi o versamenti di denaro contante, anche qualora relativi a singole operazioni di importo unitario pari o superiore a 1.000 euro.

La strategia è chiara: limitare al minimo l’uso dei contanti, per facilitare controlli ed arginare, a piccoli passi, il fenomeno dell’evasione fiscale.

 

Verso la tracciabilità totale dei pagamenti

La nuova fase di controlli sull’uso e sul rispetto dei limiti dei pagamenti in contanti si inserisce in un quadro ben più ampio, volto ad incentivare la piena tracciabilità delle movimentazioni di denaro.

Basti pensare allo scontrino elettronico, con il quale è stato previsto l’avvio della lotteria che ha, come fine ultimo, anche quello di indurre il consumatore a pagare con carte e bancomat.

Il gioco a premi del Fisco consentirà opportunità di vincita maggiori per chi pagherà con mezzi tracciabili. Quello che l’Amministrazione Finanziaria auspica è quindi, in maniera neppure troppo velata, che l’uso del contante diventi sempre più marginale.

Tenere tutto sotto traccia, anche grazie al lungo e complesso processo di digitalizzazione del Fisco, partendo da fattura e scontrini elettronici.

È per questo che tra le diverse novità previste dalla Legge di Bilancio 2020 vi è anche quella di azzerare i costi per le transazioni a mezzo POS di importo minimo, di modo da rendere meno costosi per negozianti, professionisti ed imprese i pagamenti effettuati dai clienti a mezzo bancomat.

 

 

08/07/2019

 

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