INGRESSO DI LAVORATORI NON COMUNITARI NEL 2022

 

Pubblicato il decreto flussi 2021 con le istruzioni per la presentazione delle istanze dal 27 gennaio 2022

 

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – DPCM del 21 dicembre 2021, che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio p.v. ha stabilito la programmazione dei flussi d’ingresso di 69.700 lavoratori extracomunitari, suddivisi in 42.000 posti riservati a chi entra per motivi di lavoro stagionale e 27.700 per i contratti subordinati non stagionali ed autonomi.

 

Il Decreto Flussi è il provvedimento attraverso il quale il Governo decide la quota di lavoratori stranieri che possono entrare legalmente in Italia in un anno, con domande da presentare dal 27 gennaio 2022. Il Ministero del Lavoro ha pubblicato un comunicato nel quale ha illustrato le quote d’ingresso e le procedure per richiedere i nulla osta, necessari per le assunzioni.

 

Ripartizione per i lavoratori stagionali

La fetta più grande spetta ai rapporti stagionali: si tratta di 42 mila ingressi. Di questi, 14.000 quote sono dedicate al settore agricolo. Possono entrare in Italia i lavoratori stagionali provenienti da:

Albania;                       Algeria;                        Bangladesh;

Bosnia-Herzegovina;                Corea (Repubblica di Corea);

Costa d’Avorio;           Egitto;                          El Salvador;

Etiopia;                        Filippine;                      Gambia;

Ghana;                         Giappone;                    Guatemala;

India;                           Kosovo;                      Mali;

Marocco;                    Mauritius;                    Moldova;

Montenegro;                Niger;                          Nigeria;

Pakistan;                      Repubblica di Macedonia del Nord;

Senegal;                       Serbia;                         Sri Lanka;

Sudan;                         Tunisia;                        Ucraina.

Rispetto allo scorso anno, la lista presenta una sola aggiunta, cioè l’ingresso dei cittadini del Guatemala.

 

Ripartizione per i lavoratori non stagionali e autonomi

La quota rimanente, di 27.7000 unità, è dedicata ai lavori subordinati non stagionali e di tipo autonomo.

Questi ingressi vengono riservati alle assunzioni di cittadini di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia. I lavoratori in questione dovranno essere impiegati nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia, e nel comparto turistico-alberghiero.

Per il trasporto delle merci, si potrà compilare la domanda solo in favore di conducenti muniti di patenti professionali “equivalenti alle patenti di categoria CE” e che possono essere convertite in Italia, in base ad accordi di reciprocità tra Stati.

Di questi ingressi, 17.000 unità vengono riservate ai cittadini dei seguenti paesi:

Albania;                       Algeria;                        Bangladesh;

Bosnia-Herzegovina;                Corea (Repubblica di Corea);

Costa d’Avorio;           Egitto;                          El Salvador;

Etiopia;                        Filippine;                      Gambia;

Ghana;                         Giappone;                    Guatemala;

India;                           Kosovo;                      Mali;

Marocco;                    Mauritius;                    Moldova;

Montenegro;                Niger;                          Nigeria;

Pakistan;                      Repubblica di Macedonia del Nord;

Senegal;                       Serbia;                         Sri Lanka;

Sudan;                         Tunisia;                        Ucraina.

Altri 3.000 posti vengono messi a disposizione dei dipendenti provenienti da altri Paesi con il quale “nel corso del 2022, entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria”.

Inoltre, l’Esecutivo ha predisposto delle quote minori per delle categorie specifiche. Ad esempio, 100 ingressi sono rivolti ai lavoratori stranieri che hanno portato a termine dei corsi di formazione e d’istruzione nel loro paese d’origine. Altri 100, invece, sono a favore dei lavoratori in Venezuela di origine italiana “per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza”.

Nell’ambito del lavoro autonomo 500 ingressi vengono messi a disposizione per:

-         gli imprenditori che creano almeno 3 nuovi posti di lavoro e che svolgono attività di interesse per l’economia italiana. Questi individui devono impiegare risorse proprie per un minimo di 500.000 euro;

-         liberi professionisti riconducibili a “professioni vigilate oppure non regolamentate ma rappresentative a livello nazionale e comprese negli elenchi curati dalla Pubblica amministrazione”;

-         soggetti al quale sono state affidate cariche societarie di amministrazione e di controllo previsti dal decreto interministeriale n. 850/2011;

-         artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici o privati;

-         cittadini stranieri che costruiscono “start-up innovative”, ai sensi della legge n. 221/2012.

Le ultime 7.000 quote predisposte dal Decreto Flussi, infine, sono dedicate alle conversioni, cioè alle persone che devono convertire il permesso di soggiorno che hanno già ottenuto ad altro titolo.

 

Presentazione delle istanze dal 27 gennaio 2022

Le istanze si presentano esclusivamente in via telematica da parte del datore di lavoro, che può essere sia italiano, che straniero e residenti in Italia, compilando la domanda sull’apposito applicativo online disponibile dalle ore 9:00 del 12 gennaio 2022 all’indirizzo https://nullaostalavoro.dlci.interno.it.

Il Ministero ha previsto due date distinte per la presentazione delle domande:

-         dal 27 gennaio 2022 per i lavoratori non stagionali, autonomi e conversioni;

-         dal 1° febbraio 2022 per i lavoratori stagionali.

Per tutte le categorie citate, la scadenza è prevista per il 17 marzo 2022. Le domande verranno esaminate “sulla base del rispettivo ordine cronologico di presentazione”, ricorda il Ministero.

Per poter presentare la richiesta, il datore di lavoro deve necessariamente possedere le credenziali SPID. I richiedenti potranno usufruire dei servizi di assistenza forniti dall’help desk dedicato. Basterà compilare il modulo di richiesta di assistenza sul sito dell’applicativo, quando verrà reso disponibile online.

 

Sanzioni connesse all'immigrazione irregolare

Giova ricordare come il D.Lgs. 286/1998 prevede, a carico del datore di lavoro che occupi alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato, la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa di € 5.000,00 per ogni lavoratore impiegato. Le pene sono aumentate da 1/3 alla metà se i lavoratori occupati sono in numero superiore a 3, se i lavoratori occupati sono minori in età non lavorativa o se i lavoratori occupati sono sottoposti a condizioni lavorative di particolare sfruttamento.

Con decreto del 22.12.2018, n. 151, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 15.02.2019, n. 39, il Ministero dell’Interno ha fissato i criteri per la determinazione della sanzione amministrativa accessoria, rappresentata dal costo medio del rimpatrio, per i datori di lavoro che impiegano lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno o con permesso irregolare.

 

 

11/01/2022

 

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