LE ULTIME NOVITA’ SUI BONUS EDILIZI IN ATTESA DELL’APPROVAZIONE DEFINITIVA

 

Dopo gli emendamenti approvati dalla Commissione bilancio

 

Ancora novità per i bonus edilizi sulla casa, dopo gli emendamenti alla Legge di Bilancio approvati dalla Commissione bilancio del Senato: viene prorogato al 31 dicembre 2022 il bonus 110% per le villette e le unifamiliari, mentre per i lavori di edilizia libera sotto i 10mila euro non saranno obbligatori il visto di conformità e l’asseverazione, se diversi dal 110%.

 

Dopo un intenso confronto tra Governo e maggioranza è stata raggiunta un’intesa per il superbonus. Secondo quanto prevede un emendamento alla manovra 2022 approvato dalla Commissione bilancio del Senato, vengono introdotte importanti novità al superbonus 110%.

 

Superbonus 110%

Tra i correttivi più attesi, con l’emendamento viene disposto che per interventi effettuati su edifici unifamiliari da persone fisiche si potrà fruire della maxi detrazione fino al 31 dicembre 2022 a condizione che entro il 30 giugno 2022 siano stati effettuali lavori effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Inoltre, con la modifica approvata:

- vengono ammesse nel superbonus le abitazioni servite dal teleriscaldamento;

- vengono allineate le scadenze dei lavori trainanti con quelle dei lavori trainati;

- viene confermato il superbonus al 110% fino al 2025 nelle aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009.

In precedenza la proroga del superbonus 110% fino al 31 dicembre 2022 era solo in due ipotesi specifiche:

- se, alla data del 30 settembre 2021, risultava effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), ovvero, per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risultino avviate le relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo;

- per gli interventi eseguiti da persone fisiche con ISEE non superiore a 25.000 euro annui su unità immobiliari adibite ad abitazione principale.

In tutti gli altri casi, il termine ultimo per concludere i lavori per beneficiare del superbonus 110% restava fermo al 30 giugno 2022.

 

Asseverazione e visto di conformità

Il decreto Antifrode (D.L. 157/2021 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 dell’11.11.2021), al fine di contrastare le iniziative fraudolente che fanno leva sulla circolazione dei crediti corrispondenti ai bonus fiscali edilizi, ha ampliato le ipotesi nelle quali è necessario ottenere le attestazioni da parte professionisti abilitati, già presenti per la cessione del credito derivante dal bonus 110%, a tutte le detrazioni “minori” sulla casa, a partire dal 12 novembre scorso.

L’emendamento alla manovra 2022 prevede che non si applichino le misure previste dal decreto antifrode agli interventi di edilizia libera inferiori ai 10.000 euro. Inoltre nel nuovo testo della legge di bilancio 2022 trova applicazione ed il riconoscimento del prezzario DEI quale riferimento sui computi metrici per tutte le tipologie di lavori. Inoltre le spese per il visto di conformità saranno detraibili

La cancellazione dell’obbligo vale sia nel caso degli interventi dei privati che per quel che riguarda interventi condominiali.

L’unica eccezione riguarda però il bonus facciate per il quale rimarrebbe sia l’asseverazione di congruità dei prezzi applicati, che il cisto di conformità.

 

Bonus per installare ascensori e montacarichi

Una novità è invece l’emendamento che introduce il bonus del 75% per abbattere le barriere architettoniche: una detrazione in 5 anni per le spese sostenute nel 2022, con tetto a 50mila euro per le villette (abitazioni unifamiliari), 40mila ad appartamento per i piccoli condomini (quelli che hanno fino a 8 unità abitative) e 30mila per le abitazioni nei palazzi oltre le 8 unità.

Il bonus serve per installare ad esempio ascensori o montacarichi, e sarà esteso anche a “interventi di automazione degli impianti degli edifici”, comprese le spese di smaltimento dei vecchi impianti.

 

Bonus mobili

Il bonus per l’acquisto di mobili (legato comunque ad una ristrutturazione edilizia) è confermato, ma ne viene rivisto il tetto: il testo della manovra presentato dal governo lo voleva ridurre a 5mila, ora sale a 10mila euro.

Il Ddl di Bilancio prevede che la detrazione sarà riconosciuta per le ulteriori spese documentate sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. I mobili e gli elettrodomestici dovranno essere finalizzati all’arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.

La detrazione spetta in presenza di interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto. Esempio acquisto di mobili con detrazione nel 2022, su ristrutturazioni edilizie iniziate dal 01/01/2021.

 

Bonus idrico

Prorogato fino al 2023 il bonus idrico, ovvero l’agevolazione per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua che consentono di ridurre il consumo di bottiglie di plastica.

 

Bonus facciate

Unico bonus che non esce modificato è quello per gli interventi di rinnovo delle facciate degli edifici: viene confermato il taglio, proposto dal Consiglio dei Ministri, per le spese sostenute nel 2022, la misura dello sconto (IRPEF/IRES) sarà al 60% (fino al 31 dicembre 2021, la misura è invece del 90%).

Il bonus può essere fruito per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti (di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali) ubicati in zona A o B, individuate dal D.M. n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Il beneficio è valido per gli interventi sull’involucro esterno visibile dell’edificio, vale a dire sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile (intero perimetro esterno). Esclusi invece gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico (quali superfici confinanti con chiostrine, cavedi, cortili e spazi interni, tranne quelle visibili dalla strada).

 

 

22/12/2021

 

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