DICHIARAZIONE AMBIENTALE MUD 2023
Ancora poco tempo per presentare la denuncia annuale dei rifiuti 2022
Scade sabato 8 luglio il termine per la presentazione alle Camere di commercio del MUD (Modello unico di dichiarazione ambientale) sui rifiuti prodotti e gestiti nel 2022, cui si aggiungono i dati forniti dai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee).
Il modello da usare è quello fornito dal D.P.C.M. 3 febbraio 2023, completo di modulistica e istruzioni. Il 15 giugno 2023 è entrato in vigore il Rentri (Registro elettronico sulla tracciabilità dei rifiuti) di cui al D.M. 59/2023 che comporterà l’automatica compilazione del MUD, ma fino ad allora le imprese devono farsi carico di questo adempimento. Anche quest’anno ci sono molte conferme e alcune novità.
Soggetti obbligati
La norma prevede che chiunque effettua a titolo professionale l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti, i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti, i consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonché le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi e le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’art. 184, co. 3, lett. c), d) e g) con più di 10 dipendenti, comunichino annualmente alle Camere di Commercio territorialmente competenti le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle predette attività.
Sono pertanto obbligati dalla compilazione del MUD i seguenti soggetti:
- chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti (trasportatori in conto proprio o trasportatori professionali per conto terzi);
- commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
- imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
- imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
- imprese ed enti produttori che hanno più di dieci addetti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi (così come previsto dall’art. 184 co. 3 lett. c), d) e g) del D.Lgs. 152/06);
- imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a € 8.000,00;
- autodemolitori, rottamatori e frantumatori di veicoli fuori uso;
- produttori di imballaggi che hanno organizzato la gestione dei propri rifiuti di imballaggio su tutto il territorio nazionale o i soggetti che hanno messo in atto un sistema di restituzione dei propri imballaggi;
- soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche Raee (produttori, recuperatori, gestori dei centri “privati”, diversi da quelli comunali di raccolta);
- soggetti istituzionali responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati;
- produttori di apparecchiature iscritti al Registro Nazionale e Sistemi Collettivi di Finanziamento Aee).
Sono esclusi dalla compilazione del MUD i seguenti soggetti:
û imprese agricole art. 2135 c.c. con fatturato annuo inferiore a € 8.000,00;
û attività di estetista, parrucchiere e tatuatore, produttori del CER180103 (art. 40, co 8, L. 214/2011);
û soggetti produttori non inquadrati in Imprese o Enti (art. 11, L. 29/2006);
û produttori che conferiscono al servizio pubblico rifiuti pericolosi previa apposita convenzione (art. 189 co. 4 del D.Lgs. 152/2006).
Struttura della comunicazione
Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale da utilizzare è articolato in 6 comunicazioni:
1. rifiuti;
2. veicoli fuori uso;
3. imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio;
4. rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
5. rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione;
6. produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE).
Sanzioni
Se il MUD è omesso, incompleto o inesatto scatta la sanzione amministrativa pecuniaria da 2mila a 10mila euro. Se l’invio avviene entro i 60 giorni successivi alla scadenza, la sanzione si attesta in una forbice compresa tra 26 e 160 euro. Il superamento del termine equivale a omissione.
Per i veicoli fuori uso si va 3mila a 18mila euro e in caso di omessa presentazione l’autorizzazione è sospesa per un periodo da 2 a 6 mesi.
Documentazione necessaria
E’ indispensabile essere in possesso della seguente documentazione:
- registro di carico e scarico;
- formulari di identificazione dei rifiuti conferiti a terzi e la 4° copia con il peso a destino;
- copia della denuncia rifiuti dello scorso anno.
Nuovo registro elettronico Rentri
E’ entrato in vigore lo scorso 15 giugno il nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (Rentri), ma tutto continua con le vecchie scritture (registro e formulario) fino al 15 dicembre 2024. Il Rentri appare molto diverso dal Sistri, già solo per i ridotti costi dei diritti di segreteria e dei contributi annuali e per la valorizzazione del ruolo dell’Albo gestori.
Il Rentri introduce un modello di gestione digitale che consente alle imprese di adempiere agli obblighi di tracciabilità previsti per i rifiuti dal D.Lgs. 152/2006 (Codice ambientale). Ora tutti questi dati sono integrati nel Rentri che si candida a garantire una maggiore omogeneità e fruibilità dei dati. Il decreto arriva dopo un periodo di sperimentazione condotto, attraverso il laboratorio (www.prototipo.rentri.it) allestito unitamente al sito www.rentri.it, dall’Albo nazionale gestori ambientali, ministero dell’Ambiente e Unioncamere.
Adempimenti per i Clienti dello Studio
Per adempiere alle scadenze previste, lo Studio assiste i propri Clienti nella compilazione e trasmissione delle comunicazioni. Per ulteriori informazioni contattare lo Studio.
01/07/2023