PORTALE NAZIONALE DEL SOMMERSO

 

Dove confluiranno i risultati dell’attività ispettiva in materia di lavoro

 

Nasce il “Portale Nazionale del Contrasto al Lavoro Sommerso” (PNS), su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, che accentra in un’unica banca dati i risultati dell’attività di vigilanza in materia di lavoro nero dei diversi organi ispettivi.

 

Ad istituire il nuovo strumento è il decreto PNRR 2, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022, con lo scopo di migliorare la programmazione dell’attività ispettiva e il monitoraggio del fenomeno del lavoro nero su tutto il territorio nazionale. Sarà attivo entro il 2022.

 

Contrasto al lavoro sommerso

Il Portale Nazionale del Contrasto al Lavoro Sommerso è un sito web della Pubblica Amministrazione introdotto come strumento “unico” e integrato che sostituisce e integra le banche dati esistenti tramite cui l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’INPS, l’INAIL, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi. Si tratta di un ulteriore tassello per rafforzare il contrasto al lavoro nero e irregolare, portato avanti dal Ministero del Lavoro con rinnovato vigore negli ultimi tempi.

Il nuovo Portale viene alimentato dai verbali ispettivi, nonché ogni altro provvedimento consequenziale alla attività di vigilanza ad opera dalle amministrazioni competenti. Una grande banca dati che racchiude anche tutti gli atti relativi ad eventuali contenziosi istaurati sul medesimo verbale. In pratica, lo spazio digitale accentra in un unico applicativo i risultati delle attività di vigilanza in materia di lavoro sommerso esercitate dai diversi organi ispettivi giudiziari e amministrativi, per renderli immediatamente fruibili e interscambiabili.

 

Come accedere

Per accedere al Portale Nazionale del Contrasto al Lavoro Sommerso sarà necessario attendere la pubblicazione del nuovo sito. Molto probabilmente verranno sfruttate le regole di identificazione digitale e vi confluiranno diversi servizi. L’accesso potrebbe infatti essere esteso, come anticipato, anche ai cittadini che potranno inserirvi le loro segnalazioni. Sarà il successivo Decreto direttoriale del Ministero a definire i dettagli sull’accesso e i servizi.

 

Misure per la sicurezza

Per incidere sul lavoro irregolare negli ultimi anni è stato avviato un potenziamento dell’organico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Tre diversi concorsi (due già espletati, uno da bandire a breve) consentiranno, a regime, di portare l’organico dell’INL da 4.023 a 6.603 persone, fra ispettori e funzionari amministrativi, socio-statistici e informatici.

Il decreto fisco e lavoro approvato alla fine dell’anno scorso ha riscritto alcune disposizioni del Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (decreto legislativo 81/2008). Gli ispettori potranno disporre la sospensione dell’attività, ad esempio, se riscontrano che almeno il 10% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro risulta occupato in nero (prima questa percentuale era del 20%).

Inoltre, la sospensione potrà essere adottata a prescindere dal settore di intervento, in caso di gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, senza che siano necessarie – come prima – «reiterate violazioni» di queste condotte.

 

Tavolo tecnico tra le misure di contrasto al sommerso

Sempre in tema di contrasto al lavoro nero, lo scorso 3 marzo si è insediato il Tavolo tecnico chiamato ad elaborare il piano nazionale per la lotta al sommerso.

Si tratta di uno degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di competenza al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il Tavolo tecnico avrà tempo fino al 15 ottobre 2022 per elaborare il piano, che sarò poi adottato entro la fine dell’anno tramite apposito decreto ministeriale.

Nello specifico il Tavolo tecnico dovrà precisare:

-         le misure migliori per contrastare l’impiego irregolare;

-         la strategia dell’attività ispettiva, completa dei piani annuali specifici per tipologie di sommerso, settori produttivi e territori;

-         i criteri per il monitoraggio di traguardi e obiettivi previsti dal Piano;

-         le tipologie di denuncia da parte dei lavoratori costretti a lavorare in nero;

-         le strategie per favorire il dialogo e la collaborazione con le parti sociali.

L’obiettivo specificato nel PNRR è un incremento del numero di ispezioni del 20 per cento, rispetto alla media del triennio 2019-2021, da raggiungere entro la fine del 2024.

Per quanto riguarda gli effetti in termini di lotta al lavoro irregolare, il Piano ha lo scopo di ridurre la distanza tra l’Italia e la media dei Paesi europei.

 

 

03/06/2022

 

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