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CODICE DI PREVENZIONE ATTIVA DAGLI INCENDI

 

Dopo la pubblicazione del 2018, di carattere introduttivo, e quella più recente sulla resistenza al fuoco degli elementi strutturali, prosegue la collaborazione scientifica tra Inail, Sapienza Università di Roma, Vigili del Fuoco e Consiglio degli Ingegneri. Online è disponibile una monografia dedicata alle misure protettive contro il fuoco (cliccare sul link).

All’interno del Codice, nella sezione S ‘Strategia antincendio’, sono stati inseriti 10 capitoli dedicati alle misure di riduzione del rischio di incendio, agli strumenti che possono controllare lo sviluppo di un incendio (estintori, reti di idranti e impianti di controllo e spegnimento), agli impianti di rivelazione e allarme antincendio (IRAI) e ai sistemi per il controllo, l’evacuazione o lo smaltimento di fumo e calore. Attraverso l’utilizzo dei “casi studio”, adoperati usualmente nella ricerca empirica come metodologia di approfondimento, nella pubblicazione vengono descritte le diverse applicazioni protettive passando in rassegna i principali impianti e sistemi di controllo e rivelazione degli incendi, nonché delle fonti di fumo e calore più in uso.

 

Nel Codice un elenco analitico delle misure di prevenzione antincendio 

Il capitolo S.6 è dedicato agli strumenti che possono controllare lo sviluppo di un incendio (estintori, reti di idranti e impianti di controllo e spegnimento), nel capitolo S.7 sono studiati gli impianti di rivelazione e allarme antincendio (IRAI), mentre il capitolo S.8 è rivolto specificamente ai sistemi per il controllo, l’evacuazione o lo smaltimento di fumo e calore.

I quaderni Inail pubblicazioni di lavoro per tecnici e progettisti

Il volume edito dall’Istituto si inserisce nell’ambito della collaborazione tecnico-scientifica ed editoriale avviata dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Istituto, con il Dipartimento di Ingegneria chimica materiali ambiente della Facoltà di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Roma “Sapienza”, il Dipartimento per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e il Consiglio nazionale degli ingegneri. Obiettivo della cooperazione interistituzionale è quello di promuovere e divulgare a professionisti e tecnici, attraverso pubblicazioni, convegni e attività seminariali, le nuove modalità di progettazione previste dal Codice di prevenzione incendi.


Gli approfondimenti analizzati con il metodo dei “casi studio”

La produzione editoriale è stata inaugurata nel 2018 con un primo volume dedicato ai fondamenti di base del Codice, seguito dalla monografia sulla resistenza al fuoco degli elementi strutturali, diffusa a maggio 2019. Vede ora la luce questo saggio, in cui viene esaminata in dettaglio la protezione attiva antincendio. Attraverso l’utilizzo dei “casi studio”, adoperati usualmente nella ricerca empirica come metodologia di approfondimento, nella pubblicazione vengono descritte le diverse applicazioni protettive passando in rassegna i principali impianti e sistemi di controllo e rivelazione degli incendi, nonché delle fonti di fumo e calore più in uso.

 
Protezione passiva e attiva nel controllo degli incendi

Le misure di protezione si dividono in due grandi famiglie: protezione passiva e protezione attiva. Nella prima rientrano tutti quegli accorgimenti messi in atto per ridurre l’eventualità di innesco di un incendio e comunque adatti a minimizzarne gli effetti, una volta che le fiamme abbiano iniziato a propagarsi. Ciò succede per i prodotti incombustibili o poco combustibili, i materiali posti a protezione di elementi strutturali, le compartimentazioni resistenti al fuoco, tutti esempi in cui non c’è bisogno dell’operato dell’uomo o dell’azionamento di un impianto. Più articolata è la definizione delle misure di protezione attiva, che comprende tutti quei dispositivi che, in caso di incendio, svolgono un ruolo incisivo nel suo spegnimento: estintori, idranti, sprinkler, evacuatori di fumo e calore, rilevatori. In questi sistemi è necessario un intervento supplementare, che può avvenire con o senza l’azione umana.


Casi studio di progettazione degli impianti di prevenzione per fabbriche e alberghi 

Nella pubblicazione il controllo dell’incendio, le rilevazioni e gli allarmi e il controllo di fumi e calore sono analizzati specificamente ed esaminati alla luce delle soluzioni innovative prospettate dal Codice. Nella parte introduttiva del testo, uno spazio è riservato all’impiego dei prodotti, mentre i 13 casi studio proposti, che non si riferiscono a situazioni concrete ma a realistiche ipotesi di studio, indagano sulle diverse progettazioni di impianti antincendio e spegnimento per differenti realtà produttive e lavorative, come depositi, fabbriche e alberghi.

 

 

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Studio Ansaldi srl – corso Piave 4, Alba (CN)

 

02/09/2019