AGEVOLAZIONI PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI 4.0

 

Cosa cambia nel 2022

 

Dal 1° gennaio 2022 entrano in vigore le nuove aliquote del credito di imposta per gli investimenti secondo quanto già previsto dal Piano Transizione 4.0.

La Legge di Bilancio per l’anno 2022 ha prorogato e rimodulato la normativa in tema di investimenti in beni materiali ed immateriali strumentali nuovi “Industria 4.0” di cui alle Tabelle A e B.

 

Per effetto di tali ritocchi l’agevolazione ora spetta per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al prossimo 31 dicembre 2025 ovvero al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia accettato l’ordine e siano versati acconti pari almeno al 20% del costo di acquisizione.

 

Soggetti interessati e beni agevolabili

Al fine di determinare la spettanza e il valore dell’agevolazione occorre tenere presente che i soggetti interessati sono le imprese residenti in Italia in ordine con le norme in tema di sicurezza sul lavoro, non spetta ai lavoratori autonomi.

Per determinare il periodo di effettuazione dell’investimento occorre avere riguardo alle regole generali di competenza ex articolo 109, commi 1 e 2, Tuir.

Il valore dell’investimento è il costo sostenuto compresa la quota parte di Iva indetraibile al lordo degli eventuali contributi in c/impianti, a prescindere dalla modalità di contabilizzazione degli stessi. Sono ammessi al beneficio Tutti i beni materiali e immateriali strumentali nuovi anche di costo unitario pari o inferiore a 516,46 euro, a prescindere dalla modalità di deduzione del relativo costo.

Sono esclusi dal beneficio:

û i veicoli;

û i beni strumentali il cui ammortamento secondo il D.M. 88 sia inferiore al 6,5%;

û i fabbricati e le costruzioni in genere.

Per beneficiare dell’agevolazione è necessario acquisire apposita asseverazione da cui risulti che i beni possiedano le caratteristiche di interconnessione nel caso di beni di costo unitario o complessivo superiori a 300.000 euro.

 

Interventi agevolabili

Con l’ausilio della tabella che segue, si riassumono i diversi incentivi:

 

Investimenti in beni materiali 4.0 (tabella A)

Dal 16/11/2020 al 31/12/2021 (o 30/06/2022 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 31/12/2021)

Dal 1/01/2022 al 31/12/2022 (o 30/06/2023 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 31/12/2022)

Dal 1/01/2023 al 31/12/2025 (o 30/06/2026 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 31/12/2025)

10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro

6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro

Il ddl di Bilancio 2022 non prevede la proroga del credito d’imposta

10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro

6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milioni di euro

Il ddl di Bilancio 2022 non prevede la proroga del credito d’imposta

- 50% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro

- 30% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro

- 10% del costo, per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro

- 40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro

- 20% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro

- 10% del costo, per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro

20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro

10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro

5% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro

Utilizzo in F24 in 3 quote annuali di pari importo a partire dalla interconnessione

Per crediti superiori a 5.000 euro la dichiarazione non va vistata

 

Investimenti in beni immateriali 4.0 (tabella B)

Dal 16/11/2020 al 31/12/2023 (o 30/06/2024 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 31/12/2023)

Dal 01/01/2024 al 31/12/2024 (o 30/06/2025 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 31/12/2024)

Dal 01/01/2025 al 31/12/2025 (o 30/06/2026 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 31/12/2026)

20%, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro

15%, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro

10%, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro

Per crediti superiori a 5.000 euro la dichiarazione non va vistata

 

Comunicazione al MISE

Al fine di completare l’iter normativo le aziende che abbiano usufruito dell’agevolazione devono inviare apposita comunicazione al Mise.

Il modello è stato approvato con Decreto 6 ottobre 2021 ed è denominato “Modello di comunicazione dei dati concernenti il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese di cui agli allegati A e B alla legge n. 232 del 2016” è scaricabile sul sito del Mise.

Il modello, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, va inviato in formato elettronico tramite pec al seguente indirizzo: benistrumentali4.0@pec.mise.gov.it.

La scadenza di invio è legata al termine di presentazione della dichiarazione dei redditi del periodo di imposta nel quale l’investimento ha avuto luogo, la sua mancata spedizione non comporta la decadenza dall’agevolazione stessa.

 

Beni strumentali nuovi materiali e immateriali generici non 4.0

Sempre per effetto della Finanziaria 2022 l’agevolazione in beni strumentali generici sarà usufruibile da imprese e lavoratori autonomi per gli investimenti posti in essere entro il 31 dicembre 2022 ovvero al 30 giugno 2023 a condizione che entro il 31 dicembre 2022 sia accettato l’ordine e siano versati acconti pari almeno al 20% del costo di acquisizione.

 

Investimenti in beni materiali e immateriali generici

Dal 16/11/2020 al 31/12/2021 (o 30/06/2022 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 31/12/2021)

Dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (o 30/06/2023 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 31/12/2022)

10% (max 2 milioni per i beni materiali e 1 milione per gli immateriali)

6% (max 2 milioni per i beni materiali e 1 milione per gli immateriali)

Utilizzo in F24 in una sola quota se la spesa riguarda beni materiali, tre quote se immateriali e ricavi > a 5 milioni

Utilizzo in F24 in 3 quote annuali di pari importo a partire dalla entrata in funzione del bene

Per crediti superiori a 5.000 euro la dichiarazione non va vistata

 

 

10/02/2022

 

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Studio Ansaldi srl – corso Piave 4, Alba (CN)

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