Cenni storici: Il fondatore Pietro Ansaldi
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Ammirevole esempio di volontà, di capacità per superare la parziale incapacità fisica provocatagli da un attacco di poliomielite che a tre anni di età gli aveva immobilizzato gli arti inferiori, Pietro Ansaldi si è concquistato il suo posto nel mondo sociale e del lavoro con la sua tenace volontà. Rimasto orfano di padre ancora fanciullo, ha appreso dalla vita stessa, resagli difficile anche dalle infelici condizioni finanziarie della famiglia, la responsabilità di essere l'"unico uomo" della famiglia in una piccola comunità sociale quale era Lequio Tanaro nel Cuneese. Appassionato per gli studi, forzatamente autodidatta, trae dall'esperienza, prima ancora che dai libri, le sue basi culturali. Alla ricerca disperata di un posto di lavoro, nonostante le sue condizioni fisiche, segue diverse ditte come aiuto di segretario contabile ed i suoi consigli valgono ad impostare soluzioni positive atte a risollevare le sorti di più di un'azienda. Aperto ai problemi sociali, nell'anno 1953 presentatosi come privatista, ottiene il diploma di perito commerciale ragioniere. Inizia cosi', per lui, un'attività personale che lo conduce a dedicarsi anche alla vita politica del suo paese. Nel 1957 viene riconfermato per quattro legislature e, interessandosi ai nuovi problemi di lavoro, ne approfondisce gli studi e supera brillantemente le prove di Consulente d'azienda. Successivamente, nel 1971 ottiene l'abilitazione all'attività di commercialista. Nel 1978 diviene Revisore ufficiale dei Conti e, successivamente, Consulente tecnico del giudice. Sposatosi nel 1959, ha quattro figli, due dei quali diplomati, lavorano nello studio che egli ha creato in Alba partendo da un modesto ufficio con un impiegato e divenuto oggi, grazie alle sue straordinarie capacità organizzative, uno fra i migliori Studi della Regione. Con la valida collaborazione di circa trenta persone fra dipendenti e collaboratori, il rag.commercialista Pietro Ansaldi assiste un migliaio di aziende. Oltre alla sua attività professionale, il rag.Ansaldi, instancabile, dinamico, ricco di iniziative segue, collateralmente, altre attività che lo vedono vice-presidente della locale squadra dell'Albese ; presidente del Collegio sindacale di diverse società, quali il Tennis Club albese, la Televideoalba, le Ceramiche Benesi S.p.a. ecc. Costituisce ,inoltre, diversi Consorzi, Condomini, Cooperative ecc. portando in ciascuna tutto un prezioso patrimonio di esperienza e di professionalità. Per concludere questa rapida panoramica della vita di un uomo che della sua menomazione fisica (70% di invalidità, secondo accertamento Commissione Medica Provinciale/Cuneo) che egli non considera inferiorità tanto da aver rifiutato la pensione di invalidità che gli sarebbe stata dovuta, esempio più unico che raro nel nostro paese, di dignità umana, ha fatto una autentica forza di vita, vogliamo aggiungere che il suo Studio, oltre che all'ufficio di base in Alba, si è arricchito anche negli uffici periferici di Canale, Narzole, Cherasco, Bene Vagienna, Cuneo e del recapito in Saluzzo. Cavaliere ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, il rag.Pietro Ansaldi è stato eletto leader del lavoro nel 1981 e insignito nello stesso anno della Gran Croce I.B.C. Estratto da "L'Italia" - Edizioni Mondo Cattolico - Luglio 1982 |